Storia, Arte, Tradizione

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La Storia della Cavalleria Nazionale

Il desiderio di riunire le testimonianze della Cavalleria Italiana portò alla costituzione, il 20 giugno 1958, dell’“Associazione Ente Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria”, poi divenuta Società Amici del Museo Nazionale della Cavalleria Italiana. La sede fu scelta a Pinerolo per le sue tradizioni militari, e il Comune concesse un’ala dell’ex Caserma Fenulli per il Museo, inaugurato il 13 ottobre 1968. Con 5.500 mq di aree espositive e 240 vetrine, il Museo si è arricchito grazie al contributo di oltre 900 donatori, diventando uno dei musei d’Arma più ricchi d’Europa.

Il desiderio di riunire le testimonianze della Cavalleria Italiana portò alla costituzione, il 20 giugno 1958, dell’“Associazione Ente Museo Nazionale dell’Arma di Cavalleria”, poi divenuta Società Amici del Museo Nazionale della Cavalleria Italiana. La sede fu scelta a Pinerolo per le sue tradizioni militari, e il Comune concesse un’ala dell’ex Caserma Fenulli per il Museo, inaugurato il 13 ottobre 1968. Con 5.500 mq di aree espositive e 240 vetrine, il Museo si è arricchito grazie al contributo di oltre 900 donatori, diventando uno dei musei d’Arma più ricchi d’Europa.

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Prossimi Eventi

Una notte al Museo

Sabato 14 Giugno e Sabato 27 Settembre dalle 20:00 alle 00:00

Immaginate di tornare indietro nel tempo e la storia prenda vita, iniziando un vero e proprio viaggio tra le sale di quella che fu la Scuola di Cavalleria più importate al Mondo

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In Visita al Museo

All’interno della storica Caserma Principe Amedeo, dedicata al generale Dardano Fenulli, si estende su 5.500 metri quadrati, con 24 sale e 240 vetrine. Qui, pagine della storia d’Italia e dell’esercito prendono vita: cimeli, personaggi unici e autori di grandi imprese, come il Generale Federigo Caprilli, che nel 1902 conquistò il primato mondiale di salto in alto a cavallo. Tra blindo-corazzati, carrozze delle Belle Epoque, uniformi e copricapo, il museo offre un’esperienza coinvolgente per grandi e piccini. Inoltre, l’edificio stesso, sede della Scuola di Cavalleria dal 1849 al 1943, racconta la storia attraverso foto, racconti e personaggi, immergendo i visitatori nel passato tra il IX° e il XX° secolo